sabato 25 febbraio 2012

Fidelibus: Libero da partiti, e orgoglioso (parte terza)

Ancora la "questione Fidelibus", così risolta (o, per meglio dire, irrisolta)

pubblicato il 02/09/2011

RICCIONE- (gc) “Meglio solo che mal accompagnato”: questo è, in sintesi, il commento di Giacomo Fidelibus alle dichiarazioni del coordinatore comunale Idv Fabio Dellarosa pubblicate ieri su queste pagine e volte ad allontanarlo dall'Italia dei Valori.
“Invece di fornire le spiegazioni che ho più volte richiesto in merito alla presunta incompatibilità della carica di consigliere comunale con l'adesione al movimento liberale europeo Lymec”, si indigna Fidelibus, “Dellarosa ha preferito rifugiarsi nella questione della fedeltà al partito. Sotto la sigla di una formazione politica che faceva del cambiamento il proprio vanto, vedo ramificarsi vecchie e putrefatte logiche da Prima Repubblica. E da queste logiche ho la piena intenzione di discostarmi.”
Tutto ciò mentre vengono alla luce nuovi particolari sui travagliati trascorsi politici dell'ex-dipietrista.
Il segretario provinciale del Pli, Axel Famiglini, ricorda di essere stato personalmente contattato, nel maggio scorso, da Fidelibus, che, sponte sua, gli aveva espresso la propria volontà di militare nel partito liberale, menzionando come conclusa la sua esperienza nell'Idv. Vedendolo energico e propositivo nel campo delle politiche sociali, il Famiglini l'aveva promosso, in un tempo record di pochi giorni, a segretario comunale Pli. Quello che allora non sapeva è che Fidelibus si era riescritto all'Italia dei Valori in febbraio, e non avrebbe quindi mai potuto tesserarsi al Pli per mantenere a tempo indefinito la carica ricevuta. Il 29 agosto scorso, dopo tre mesi di segretariato, a causa della mancata iscrizione al Pli, il Famiglini è stato costretto a mettere alla porta Fidelibus.
“La consapevolezza di essere libero e accomiatato da qualsiasi partito mi rende orgoglioso”, dichiara ora Fidelibus. Chissà come avrebbero giudicato questa vicenda Benedetto Croce, Luigi Einaudi o Giovanni Malagodi, liberali “duri e puri” della storia Italiana.
A noi sembra la consolazione della volpe che non è riuscita ad arrivare a nessuno dei due tipi di uva che voleva assaggiare; ma poiché la volpe è giovane, siamo certi che riuscirà, prima o poi, ad acchiappare un po' di quell'uva, saltando magari da un altro lato dello steccato.

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