giovedì 23 febbraio 2012

Perseguitato dai furti, tre in un mese

Una bella apertura di cronaca nera...accompagnata da un po' di humor, altrettanto nero.

pubblicato il 25/08/2011

SAN CLEMENTE- Se un indizio è solo una traccia, e due indizi un segnale, tre indizi fanno una prova. Si può così dire che la sfortuna, che al “terzo indizio” ormai costituisce anche la prova di una vera e propria “persecuzione”, si è decisamente accanita contro l'esercizio Luveria Cafè in Sant' Andrea in Casale. Infatti il titolare del pubblico esercizio ha “collezionato” ben tre furti tra luglio e agosto, l'ultimo dei quali l'altra notte. Un vero e proprio record, di cui non andare fieri.
Il primo episodio -o furto - risale al 9 luglio scorso: quattro malfattori si sono introdotti nottetempo nel bar, rompendo un vetro posto su un lato dell'esercizio. Una volta dentro hanno portato via il denaro delle slot machines e diversi blocchi di gratta e vinci, e poi si sono dileguati attraverso il cimitero e il terreno della Ceramica della Valconca, che si trovano dietro al bar.
Stessa scena si è ripetuta anche il 24 luglio; sia nel gestore, che nei carabinieri, sempre tempestivamente intervenuti, è sorto il dubbio che si trattasse del copione collaudato di uno stesso gruppo di malintenzionati, anche se gli esecutori materiali, come testimoniato dalle telecamere installate dopo il primo colpo, erano cambiati.
Il commerciante, in attesa di una svolta nelle indagini, l'ultima settimana di luglio ha deciso di murare la finestra – ormai divenuta una vera e propria “porta d'accesso” per ladri -, sperando così di aver tolto la possibilità di accesso ai malfattori. Ma anche questo intervento è stato vano: tre delinquenti, tra cui una donna, l'altra notte sono di nuovo penetrati nel bar forzando la porta principale, mettendo così a segno il terzo colpo. Però questa volta l'allarme ha fatto arrivare sul posto carabinieri e guardie giurate, ma i tre “affezionati ladri” sono riusciti a scappare.
Il gestore del bar non sa più a che “santo votarsi” o a che autorità rivolgersi: non ha ancora ricevuto l'autorizzazione dal Comune per murare la finestra laterale, non ha ancora il patentino per la vendita delle sigarette, e i “delinquenti seriali” che penetrano nel suo bar sono ancora a piede libero.
Il suo esercizio è evidentemente sgradito: è solo da due anni che è aperto, e a 3 mesi dall'inaugurazione, ricorda ancora il gestore, alcuni malfattori hanno pensato bene di sfondare la facciata, usando un camion come ariete, per prelevare e portare via le cassette con i soldi delle slot machines. A seguito della brutta esperienza, il gestore ha fatto infilare transenne fisse sulla pavimentazione antistante al negozio. Ora, solo contro tutti, spera di mettere il suo locale al riparo della malasorte applicando le serrande. Ma forse i ladri stanno già pensando a come aggirare questo ennesimo ostacolo che si frappone tra loro e la refurtiva.
                                                                                            Giulia Ceccarelli

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