domenica 26 febbraio 2012

L'inchiesta "Viale Ceccarini" (4)

...A parlare sono anche i ristoranti

pubblicato il 08/09/2011

"Avanti con la carta della qualità"
 RICCIONE- (gc) “Riccione si può salvare solo giocando le carte della qualità che passa per Viale Ceccarini, che è il nostro biglietto da visita; dal Salotto e dalla spiaggia dipende un indotto che coinvolge gran parte della città e non può permettersi un'ulteriore depressione”. Esordisce così  Fausto Tonti, titolare del ristorante “Il Pescatore”, che interviene nella nostra analisi-inchiesta sul momento attuale del “Viale dello shopping”.
“Assistiamo a un impoverimento dell'offerta; Viale Ceccarini, accogliendo le brands d'oltreoceano, si sta omologando a molte altre piazze italiane. E questo spaventa i clienti in cerca di prodotti originali, che, “dice, “sono in continua diminuzione.”
“L'arrivo delle monomarche d'abbigliamento di bassa lega ha inoltre portato tutti gli affitti, che quelli della ristorazione, alle stelle” continua Tonti, “e il fenomeno è destinato a peggiorare. Non vedo come possa essere possibilie mettere 'correttivi' al libero mercato e imporre efficaci 'barriere all'entrata' per invertire la tendenza senza un adeguato intervento comunale. Il Viale, sia dal punto di vista dell'arredo urbano, sia dal punto di vista dell'animazione e degli eventi, necessita di essere maggiormente valorizzato; invece è lasciato allo sbando. Di questo passo il 'Salotto buono' rischia di diventare come il 'commerciale' Viale Dante, sul quale si trovano talune merci esposte praticamente sui marcipiedi.”
L'appiattimento verso il basso dell'offerta riguarda anche bar e ristoranti: “Il numero di rosticcerie, chioschi ed esercizi di pizza al taglio nella zona sta aumentando. Un fatto che mi preme segnalare  è che, per molti aspetti, la concorrenza di questi locali mi pare sleale: i controlli che vengono svolti  in tali esercizi sono ben più sommari di quelli ai quali veniamo sottoposti noi ristoratori 'storici'. Le autorità paiono usare due pesi e due misure”.
Cosa fare dunque per rilanciare Viale Ceccarini? Facciamo nortare che i titolari di molti negozi di pregio hanno avanzato la proposta di cercare, come Consorzio, partenrships, contatti e sponsor. Tonti commenta: “Condivido l'idea, ma non è nuova. Anni fa Swatch si era proposto come finanziatore esterno, ma ne nacquero polemiche da parte di chi considerava il Viale 'svenduto' a terzi. Se vogliamo procedere in questa direzione, la decisione deve essere umanime.”

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