domenica 26 febbraio 2012

Pru Ghigi, armonico o mostro?

Fayaz (lista civica) replica all'amministarzione comunale.

pubblicato il 14/09/2011

MORCIANO- (gc) La definitiva approvazione dell'accordo di programma fra Comune, Provincia, Regione e “Rinnovamento Ghigi srl” per la riqualificazione del territorio urbano occupato dallo stabilimento dell'ex Ghigi sarà l'ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale che si terrà stasera.
Il progetto caldeggiato dalla giunta Battazza è quello di realizzare, sui 15900 mq che  risulteranno edificabili dopo l'abbattimento dell' ex pastificio, un “Centro commerciale naturale”; non si vuole dare vita ad uno spazio commerciale autonomo e distinto, ma, al contrario, ad un centro shopping armonicamente inserito in un contesto di esercizi cittadini che dovrà diventare sempre più unito e coeso. Gli interventi urbanistici da mettere in campo per raggiungere questo obiettivo sono molteplici: la dislocazione di parcheggi sull'intero territorio interessato dalle attività commerciali, il potenziamento di percorsi destinati alla viabilità a bassa velocità, al traffico pedonale e ciclabile, e l'ultilizzo di arredi e materiali simili su tutta l'area commerciale. Si pensa anche di indire un concorso di architettura finalizzato a raccogliere idee per la razionalizzazione e l'ottimizzazione della struttura commerciale morcianese.
“Il 'centro commerciale naturale' è è l'unica via possibile per contrastare gli effetti della crisi economica, che sta influendo sulle vendite dei 130 negozi di Morciano- commenta il sindaco Claudio Battazza. -Se il Comune farà la propria parte riqualificando il Pru Ghigi, di fronte alle opportunità che la 'partita Ghigi' offre per competere con le tante strutture commerciali sorte nelle vicinanze, è necessario che gli esercenti cooperino attivamente, dando vita ad un' associazione unica in grado di rappresentare le loro istanze”.
Ma c'è anche chi non condivide la proposta del 'centro commerciale naturale'. E' il “comitato per la difesa dei diritti del cittadino”, che per bocca di Hossein Fayaz, denuncia: “Altro che 'tagli al mattone': su Morciano cadrà una nuova colata di cemento. La costruzione del centro commerciale non risponde alle esigenze dei cittadini, e per di più non rispetta il piano regolatore; sulle due torri ad uso abitativo, 'mostri' alti 42 metri, grava già lo spettro della speculazione edilizia. Per di più, un ipermercato non farà la fortuna del commercio di Morciano; proponendo una vastissima scelta di prodotti alimentari, sancirà la fine degli attuali esercizi al dettaglio, che vendono prodotti biologici e provenienti dalle nostre campagne. A cascata, la chiusura di tali negozi avrà conseguenze disastrose per il settore agricolo del territorio.”

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