giovedì 23 febbraio 2012

Proteste, proteste e ancora proteste.....(1)

A Coriano centro e frazioni al buio e poco pulite
pubblicato il 28/08/2011
 
CORIANO- (gc) “Tutta Coriano si regge ormai sulla solidarietà e sul senso di comunità dei suoi abitanti”. Questa è la sconsolata dichiarazione dell'ex capogruppo PDL Aldo Sanpaolo, mentre la situazione dei conti pubblici del Comune rimane drammatica, le segnalazioni dei cittadini aumentano e il malcontento si allarga alle frazioni. Non ultimo il piccolo centro di Pedrolara, i cui abitanti si sentono totalmente abbandonati dalle istituzioni: alcuni lotti edificabili sono in stato di degrado, ed è trascurata da mesi la pulizia della piazza principale e del parco comunale. Inoltre, Pedrolara viene considerata “periferia”: poiché il paese non ha “vie del centro” degne di nota, il suo territorio è interamente interessato dalla nuova ordinanza che, per risparmiare al centesimo, prevede lo spegnimento dell'illuminazione pubblica dalle ore 24 di notte; dopo quest'ora non rimane nessun punto luce. Al campo sportivo di Mulazzano è andata anche peggio: lì l'illuminazione pubblica non è stata più garantita in assoluto.
“Non sono solo le frazioni a vivere simili disagi”, afferma Sanpaolo. “Nella stessa Coriano, l'amministrazione, data la precaria situazione finanziaria, non ha più rinnovato i contratti a termine degli operatori ecologici; i pochi lavoratori con contratto a tempo indeterminato, benché ligi al dovere, non sono sufficienti nemmeno a coprire le esigenze del centro cittadino, anche perché costretti ad adoperare macchine operatrici non adeguate. Siamo arrivati al punto che, per tenerlo pulito, ci si spartisce il suolo pubblico tra vicini di casa.”
“I tagli operati dal Viceprefetto Maria Virginia Rizzo sono inevitabili”, dice Sanpaolo, “ma i criteri che ne hanno guidato le scelte mi suscitano perplessità: invece di tagliare illuminazione e igiene pubblica, si potevano garantire i servizi pubblici più impellenti destinando ad essi il fondo stanziato per la ristrutturazione del teatro comunale. Ad un nuovo Palazzo comunale, in tempi di austerità, si può rinunciare; alla nettezza urbana no.”

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