giovedì 23 febbraio 2012

Il campetto convertito

"La Voce" come "Striscia la notizia", da spazio alle, giustificate, lamentele di cittadini e consiglieri di minoranza riguardo a ciò che, nel loro comune, non va come dovrebbe.
Questo è stato il primo "caso" che hop avuto tra le mani.

 Da calcio a tennis, fuori i ragazzi
pubblicato il 15/05/2011

MISANO- (gc) Amara sopresa per i ragazzi misanesi che inaspettatamente hanno trovato recintato il campo da calcetto dove si recavano abitualmente per praticare sport in compagnia nel tempo libero. Nella zona di Portoverde ex Batex, su un'area libera comunale, è stato creato diversi anni fa un campo da calcetto sintetico. Dal 2010 l'amministrazione ha concesso gratuitamente tale campo ad un'associazione sportiva per l'esercizio di attività ludico-ricreative praticabili all'aria aperta; nonostante la concessione, i ragazzi del quartiere hanno continuato a ritrovarsi in quell'area verde nei momenti della giornata in cui non veniva utilizzata, senza pagare alcuna quota associativa. Per  dissuadere i giovani dall'uso gratuito e autogestito dello spazio sportivo, i responsabili dell'associazione sportiva hanno deciso  di trasformare il campo da calcetto in un campo da tennis cui si può accedere solo a pagamento e con adeguate attrezzature proprie.
“Questo provvedimento viola la convenzione conclusa con il Comune. In essa si legge che il campo di calcetto doveva essere preservato e non era pertanto convertibile” dice Lucilla Ketty Ronchi, Consigliere Comunale per Sinistra Critica. “Con espicita  interrogazione al Sindaco, chiedo che la concessione sia revocata e che il campetto sia ripristinato alla sua funzione precedente”.
L'accaduto apre questioni di rilevanza sociale, poiché, prosegue la Ronchi, “i ragazzi misanesi non hanno più uno spazio dove giocare gratuitamente a calcetto senza dover rivolgersi agli oratori parrocchiali. Se l'amministrazione non interviene, verrà lasciato un messaggio di disinteresse rispetto a esigenze adolescenziali, quali quelle sportive e ricreative, che dovrebbero essere incentivate”.

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